Le attività storiche sono un patrimonio vivo: la Regione premia la tradizione che resiste e innova
Oggi in Camera di Commercio la cerimonia di consegna delle targhe alle imprese storiche del Bresciano
Oggi in Camera di Commercio la cerimonia di consegna delle targhe alle imprese storiche del Bresciano
Confesercenti Lombardia Orientale accoglie con grande favore il riconoscimento da parte di Regione Lombardia delle attività storiche e di tradizione iscritte nell’apposito Registro regionale. Quelle accompagnate quest’anno da Confesercenti nel percorso per l’ottenimento del riconoscimento sono nel complesso 28.
«Un’iniziativa fondamentale per valorizzare e sostenere quelle imprese che da almeno quarant’anni rappresentano un punto di riferimento per le comunità locali in termini economici, sociali e culturali – ricorda Barbara Quaresmini, presidente Confesercenti Lombardia Orientale -. Negozi, botteghe artigiane, pubblici esercizi e imprese familiari che hanno saputo attraversare il tempo, mantenendo viva la propria identità, l’insegna, la tipologia merceologica e spesso anche arredi e architetture originali: questi esercizi sono presìdi di prossimità, luoghi di relazione e memoria» .
«Sostenere le attività storiche significa riconoscere il valore del commercio come tessuto connettivo dei territori – aggiunge Andrea Maggioni, coordinatore Confesercenti per il Lago di Garda –. Queste imprese non sono solo realtà economiche: sono capaci di raccontare una storia, tramandare un sapere, rappresentare uno stile di vita e un modello di sviluppo basato su qualità, fedeltà al cliente e forte radicamento locale».
Il riconoscimento conferito da Regione non è solo simbolico: le attività iscritte al Registro accedono a bandi regionali dedicati, strumenti di visibilità, agevolazioni e interventi specifici per la valorizzazione. Confesercenti invita tutte le imprese con i requisiti a candidarsi, e ricorda che la propria struttura associativa è a disposizione per supportare nella raccolta documentale, nella verifica dei criteri e nella presentazione delle domande.
«Un applauso a chi resiste, innova senza snaturarsi e continua a raccontare storie…una vetrina alla volta!» conclude Maggioni.