Confesercenti Lombardia Orientale ha partecipato oggi all’Assemblea nazionale 2025 di Confesercenti, dal titolo “Lavoro, impresa, coesione sociale: le leve per il futuro del Paese”, svoltasi a Roma alle Corsie Sistine. Al centro dell’appuntamento annuale dell’associazione il valore del lavoro – dipendente e autonomo – come motore di sviluppo economico e di benessere sociale in una fase complessa per il tessuto produttivo italiano, in particolare per le piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi.
Nel corso dei lavori sono stati presentati dati e analisi su redditi da lavoro, fenomeni di dumping contrattuale, consumi delle famiglie, turismo e attività di vicinato, offrendo un quadro aggiornato sulle principali criticità e prospettive dell’economia nazionale.
All’Assemblea sono intervenuti Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia e delle Finanze, il senatore Antonio Misiani e l’onorevole Paolo Barelli. I lavori si sono aperti con la relazione del Presidente nazionale di Confesercenti, Nico Gronchi, alla sua prima Assemblea alla guida dell’associazione.
La delegazione di Confesercenti Lombardia Orientale era composta dalla presidente Barbara Quaresmini, da Gianni Rebecchi, Andrea Maggioni, Matteo Bozzoni, Enrico Bonomi e dal direttore Stefano Boni, a testimonianza dell’attenzione del territorio ai temi del lavoro, dell’impresa e della coesione sociale, fondamentali anche per lo sviluppo economico della Lombardia orientale. «L’ Assemblea Nazionale di Confesercenti 2025 ha rappresentato un momento cruciale per riflettere sul futuro del nostro Paese – dichiara Quaresmini –. I temi affrontati – lavoro, impresa e coesione sociale – sono le vere leve per garantire crescita e benessere diffuso. È emerso con forza il valore del lavoro, sia dipendente che autonomo, come pilastro della nostra economia e della dignità personale. Abbiamo discusso di come contrastare fenomeni distorsivi come il dumping contrattuale e i cosiddetti contratti pirata e della necessità di sostenere i consumi anche alla luce del fatto che il reddito pro capite lordo negli ultimi 20 anni è calato del 4% : peggio di noi, in Europa, ha fatto solo la Grecia». Tra i temi trattati in assemblea anche quello di tassare i pacchi delle vendite online sotto i 150 euro di valore provenienti al di fuori del mercato europeo: «Mettendo un euro su ognuno di questi pacchi il gettito sarebbe intorno al miliardo di euro – aggiunge Quaresmini -. Infatti ogni anno vengono consegnati in Italia 1 miliardo di pacchi postali provenienti dall’acquisto online. Mediamente ogni anno un italiano riceve 18 pacchi postali provenienti dagli acquisti online. Il gettito della tassazione dovrebbe essere utilizzato per attività di supporto degli esercizi commerciali di vicinato, andando così a compensare parte dello svantaggio competitivo che i negozi fisici hanno nei confronti delle vendite online».
Durante l’assemblea sono stati trasmessi anche i videomessaggi del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mattarella ha ricordato come «le piccole e medie imprese, i lavoratori autonomi nei settori del turismo, del commercio, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria sono importanti veicoli di crescita occupazionale e di sviluppo. L’elemento lavoro che li caratterizza svolge un ruolo prezioso.
Sono, al contempo, propulsori del rafforzamento della coesione sociale, elementi fondamentali della ripresa nelle aree soggette a spopolamento, nodi di connessione della convivenza civile nelle periferie e trasferiscono preziose competenze ai giovani che intendono approcciarsi a questi ambiti professionali, contribuendo al progresso economico, incrementando il benessere delle comunità. Le iniziative a sostegno di questi settori appaiono, di conseguenza, lungimiranti ed è essenziale che i salari e i redditi che ne derivano corrispondano alle attese definite dalla Costituzione».

