Confcommercio Brescia e Confesercenti della Lombardia Orientale intervengono congiuntamente in merito alle notizie pubblicate il 19 novembre sul contenzioso riguardante l’ex Frecciarossa, oggetto di una disputa relativa alla licenza commerciale.
Le due associazioni ritengono necessario esprimere con chiarezza la posizione del commercio bresciano rispetto agli scenari ipotizzati per il futuro dell’area. «È inimmaginabile pensare a un nuovo centro commerciale». Per Confesercenti e Confcommercio l’ipotesi di riattivare una grande struttura commerciale nell’area ex Frecciarossa è non solo impraticabile, ma anche contraria all’interesse della città e delle imprese.
Il commercio bresciano attraversa una fase complessa: incrementare ulteriormente l’offerta di grandi superfici significherebbe indebolire l’intero sistema, sottraendo flussi e vitalità alle attività già presenti nei quartieri e nel centro. Le associazioni sottolineano che l’area dell’ex Frecciarossa necessita di una funzione diversa, capace di incidere positivamente sulla qualità urbana, sulla vita della città e delle sue imprese.
È tempo di orientare le scelte verso una destinazione che non riproponga logiche commerciali già dimostrate poco sostenibili e che invece contribuisca alla rigenerazione e alla vivibilità complessiva del contesto urbano. Funzioni alternative, quindi, non nuove polarità commerciali.
Confcommercio e Confesercenti ribadiscono che, oltre a un nuovo centro commerciale, anche poli di intrattenimento o di somministrazione di grandi dimensioni rischierebbero di replicare dinamiche simili, con impatti analoghi sulla rete commerciale cittadina. Tali funzioni, se pensate come nuove polarità attrattive, non sarebbero coerenti con l’esigenza di equilibrio e qualità urbana che l’area richiede.
Il tema fondamentale resta questo: non servono nuove polarità commerciali ma una visione capace di generare valore urbano e sociale. Carlo Massoletti – Presidente Confcommercio Brescia: “I negozi nei centri storici delle città italiane sono in difficoltà e le chiusure sono numerose. Non è accettabile pensare di aprire nuovamente un polo commerciale come l’ex Frecciarossa che ha già fallito la sua mission imprenditoriale commerciale una volta, causando numerosi e profondi danni al tessuto imprenditoriale bresciano e portando alla chiusura molti imprenditori che, con le loro attività, rendevano viva e attrattiva Brescia. Oggi non è più immaginabile perseguire ancora un’idea distributive e di business che risulta non solo superata ma anche dannosa per il territorio circostante”.
Barbara Quaresmini – Presidente Confesercenti della Lombardia Orientale: “L’esperienza degli ultimi anni ci dice che nuove grandi strutture di vendita portano più problemi che opportunità. Brescia ha bisogno di progettualità che valorizzino la città, non di poli che sottraggono vitalità al commercio esistente. L’ex Frecciarossa merita un futuro di qualità, non una replica di modelli superati.”
Confesercenti Lombardia Orientale e Confcommercio Brescia invitano quindi le istituzioni a orientare con responsabilità la progettazione del futuro dell’ex Frecciarossa, escludendo in modo netto l’ipotesi di un nuovo centro commerciale e impostando una valutazione che conduca a una funzione diversa, realmente utile alla città, capace di generare qualità, vivibilità e nuove opportunità per le imprese bresciane.

