Natale: Confesercenti – Ipsos, acquisti allo sprint finale. Il 58% degli italiani comprerà gli ultimi regali tra oggi e sabato. I negozi battono l’online.
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NATALE: CONFESERCENTI-IPSOS, ACQUISTI ALLO SPRINT FINALE, IL 58% DEGLI ITALIANI COMPRERÀ GLI ULTIMI REGALI TRA OGGI E SABATO. I NEGOZI BATTONO L’ONLINE.
Per i doni si spenderanno 197 euro a persona, libri e moda i regali più cercati. Pesano bollette e inflazione e, a livello nazionale, i fringe benefits ancora stentano a decollare.
Il Natale è alle porte, e gli acquisti arrivano allo sprint finale. Tra oggi e sabato mattina, sei italiani su dieci – il 58% – andranno a caccia dei regali mancanti da mettere sotto l’albero per familiari, parenti e amici. Una corsa all’ultimo minuto che vedrà protagonista la rete dei punti vendita fisici. È quanto emerge da un sondaggio condotto per Confesercenti da IPSOS su un campione nazionale di consumatori.
I ritardatari che ancora devono ultimare i regali concentreranno il loro shopping nelle giornate di oggi, giovedì (41%) e di domani (40%) ma c’è anche un 19% che aspetterà fino all’ultimo momento utile del giorno della Vigilia, sabato 24 dicembre. Con margini così ristretti, i negozi battono in volata l’online, frenato dai tempi di consegna: l’89% dei consumatori farà almeno un acquisto presso un punto vendita fisico, contro il 59 % che sceglierà anche il web. La gran parte delle imprese, piccole e grandi, della rete commerciale bresciana resteranno aperte fino alla sera della Vigilia per agevolare gli acquisti.
In media, per i regali del Natale 2022 si spenderanno in tutto 197 euro a persona, un budget minore di 39 euro rispetto a quello allocato lo scorso anno. A pesare incertezza e riduzione del potere d’acquisto, che frenano gli acquisti di una larga parte della popolazione: a fronte di un 39% di italiani che dichiara l’intenzione di mantenere stabile la spesa, quasi la metà – il 47%, ma si arriva al 54% nelle regioni del Centro – annuncia che ritoccherà al ribasso il budget previsto per i doni rispetto allo scorso anno. Solo il 14% pianifica di spendere di più. Un calo tutto sommato contenuto e purtroppo comunque atteso, vista la pressione esercitata sui bilanci delle famiglie dalla corsa dei prezzi e dal boom delle bollette e dei conti da saldare, che quest’anno assorbirà un terzo circa delle tredicesime, per un valore di circa 15 miliardi di euro, 5 miliardi in più rispetto allo scorso anno.
“Anche nel centro cittadino di Brescia e nei centri storici minori, abbiamo riscontrato una ripresa delle presenze ed un rilancio degli acquisti, come evidenziato durante il “ponte” dell’8 Dicembre. È un’ottima cosa, dopo i terribili due anni di pandemia, tuttavia il costo delle bollette energetiche, i prezzi del carburante, l’aumento dei beni di consumo ed in generale l’impennata del caro-vita hanno ridotto il potere d’acquisto delle famiglie, il che ovviamente si riflette sulle vendite soprattutto delle piccolo-medie imprese e degli esercizi commerciali di prossimità” commenta Barbara Quaresmini, Presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale, che chiude l’anno con un bilancio di oltre 6.500 associati, in leggero incremento nonostante le varie crisi succedutesi e le tante chiusure durante la fase acuta del Covid.
Bene fa la provincia bresciana rispetto alla media nazionale in tema di fringe benefits dei lavoratori da parte dell’impresa presso cui lavorano. Molte imprese bresciane dei vari settori, infatti, si sono attivate o si stanno attivando per erogare bonus spesa nell’ambito dei propri piani di welfare aziendale. “Secondo il dato nazionale, però – aggiunge la presidente Quaresmini -, l’’intervento di detassazione non sembra avere avuto ancora un impatto significativo: a fronte di un 11% che segnala di aver ricevuto un benefit di valore maggiore dello scorso anno, si registra una quota uguale di intervistati che dichiara di aver visto ridursi la somma erogata. Servirebbe una vera semplificazione della norma, con la possibilità di erogare i benefits direttamente in busta paga. E, in generale, servono interventi mirati al sostegno dei consumi e dei negozi”.
I regali più cercati, nel sondaggio di Confesercenti, risultano essere libri e prodotti di moda; nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo, spiccano infatti i capi d’abbigliamento (44% delle indicazioni), seguiti da libri (40%), prodotti di profumeria (39%),giochi e giocattoli (38%), regali gastronomici (31%), accessori di moda (30%), prodotti tecnologici (25%), arredamento e prodotti per la casa, vini ed elettrodomestici e piccoli elettrodomestici (tutti al 21% di indicazioni). Due su dieci – il 20% – regaleranno invece un prodotto di gioielleria. Una quota simile a quanti scelgono calzature (19%) e videogiochi (18%), mentre il 7% dei Babbo Natale italiani metterà sotto l’albero un viaggio o una vacanza.
Il Direttore generale Confesercenti
Stefano Boni