Stazione Tav sul Benaco, continua il pressing di Brescia per la fermata sul basso Garda
Un’opera necessaria per dare valore economico all’intero territorio
Un’opera necessaria per dare valore economico all’intero territorio
Cresce il pressing del “sistema Brescia” per la realizzazione della fermata dell’alta velocità nel basso Garda.
Si tratta di un progetto necessario per dare valore economico all’intero territorio e per rendere il tessuto economico locale più competitivo, in primis per il turismo, visto che il Lago di Garda è la terza meta turistica del Paese, con più di 20 milioni di presenze all’anno.
Le categorie economiche si schierano con la Regione e la Provincia che, nelle scorse settimane, hanno approvato due mozioni per sollecitare la realizzazione della fermata Tav: il 13 luglio al Pirellone e il 29 luglio in Broletto.
Senza la nuova fermata, nel 2026, quando sarà attiva la linea Tav Brescia-Verona, il Garda sarà tagliato fuori: i treni ad alta velocità non fermeranno più né a Desenzano né a Peschiera.
Gli albergatori chiedono che venga ripreso lo studio di fattibilità, disposto 5 anni fa dal Governo ma mai integrato nel progetto esecutivo, che prevede una fermata Tav a San Martino; in alternativa, chiedono che venga mantenuta la fermata di collegamenti veloci e a lunga percorrenza nella stazione già esistente, recentemente ristrutturata. >> Leggi di più
Anche Confesercenti della Lombardia Orientale scende in campo sul progetto della Tav nell’area gardesana per sostenere la necessità di una fermata lungo il Basso Garda della nuova linea ad alta velocità Brescia-Verona, in corso di realizzazione.
“La destinazione del Garda – afferma Barbara Quaresmini Presidente di Confesercenti – non può restare esclusa dai processi in atto, anzi deve trovare nell’alta velocità una leva in più per rilanciarsi ulteriormente sui mercati nazionale e internazionali e conseguire quella destagionalizzazione che è fondamentale per tutta la filiera dell’hospitality”. >> Leggi di più