Ristoranti a supporto degli hotel per fronteggiare la crisi da Covid-19: la proposta di Regione Lombardia
L’iniziativa, proposta da Regione Lombardia, a favore della filiera turistica in grande difficoltà.
L’iniziativa, proposta da Regione Lombardia, a favore della filiera turistica in grande difficoltà.
La proposta di Regione Lombardia si basa sulla collaborazione tra le imprese dell’hospitality.
Consentire agli alberghi privi di servizi di ristorazione di utilizzare, esclusivamente per la loro clientela, i ristoranti presenti nelle vicinanze delle strutture ricettive.
È questa la proposta degli assessori di Regione Lombardia, Guido Guidesi (Sviluppo Economico), Lara Magoni (Turismo) e Massimo Sertori (Montagna), che ha subito incontrato il pieno consenso degli operatori e di Confesercenti della Lombardia Orientale.
“Un’ulteriore iniziativa che condividiamo a favore della filiera turistica in grande difficoltà – afferma Marco Polettini, Presidente Assohotel Lombardia Orientale -. Fare rete è fondamentale e lo è ancora di più ora che le nostre imprese si trovano in una fase difficilissima. Ben venga, dunque, la collaborazione tra imprese dell’hospitality”.
Solo a Brescia, per esempio, potrebbero beneficiare di questo accordo – che nelle intenzioni di Regione sarà stipulato attraverso convenzioni tra strutture ricettive e ristoranti locali – il 75% degli hotel.
E aggiunge:
“Molte strutture alberghiere hanno infatti negli anni dismesso il servizio di ristorazione concentrandosi sulla ricettività. La situazione attuale impone loro di trovare un modo per garantire un servizio fondamentale, senza però poter contare sull’apertura di ristoranti, che devono sottostare agli orari stabiliti dalle misure di contenimento del contagio”.
Su quest’ultimo fronte, Confesercenti ha già espresso più volte la sua posizione critica, spingendo verso una normalizzazione: sempre nel rispetto delle misure di sicurezza, si chiede che vengano applicati criteri flessibili, in grado di essere calibrati in base alle situazioni epidemiologiche locali.
Un concetto ribadito anche recentemente dopo la richiesta avanzata da Regione Lombardia al Governo di consentire ai ristoranti l’apertura fino alle 22 in zona gialla.
Questo l’appello di Walter Zugno, Vice Presidente Fiepet della Lombardia Orientale:
“È necessario intervenire subito con dei correttivi. Oltre all’estensione sino alle 22, chiediamo che in zona arancione le attività possano lavorare durante le ore diurne, e che venga reintrodotta la vendita per asporto dopo le 18 anche nei bar senza cucina. Inoltre, chi svolge attività di mensa aziendale deve poter offrire il servizio anche a liberi professionisti e lavoratori autonomi”.