ESERCIZI PUBBLICI E RISTORAZIONE, PRESENTATI I 15 PUNTI PER LA RIPARTENZA AL MINISTRO PATUANELLI E AL CTS
Il documento è stato presentato al Ministro Patuanelli e al Comitato Tecnico Scientifico.
Il documento è stato presentato al Ministro Patuanelli e al Comitato Tecnico Scientifico.
Un documento congiunto tra Fiepet Confesercenti e Fipe Confcommercio, presentato al Ministro Patuanelli e al Comitato Tecnico Scientifico.
Fiepet-Confesercenti e Fipe-Confcommercio hanno sottoposto al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al Comitato Tecnico Scientifico un documento congiunto contenente proposte e misure da mettere in campo subito per potere tornare al lavoro e avere garanzie sul futuro.
«Dagli incontri avvenuti durante questa settimana è nata una sintesi puntuale delle richieste avanzate dagli operatori – spiega Pier Giorgio Piccioli, presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale – Si toccano tutti gli argomenti che stanno a cuore alle categorie: dalla sicurezza ai ristori, dalla fiscalità alla necessità di liquidità».
Al primo punto ci sono i protocolli di ripartenza: «È un aggiornamento delle misure pensato per consentire la riapertura delle attività, considerando anche le caratteristiche strutturali dei locali e le tipologie di servizio reso – spiega Carlo Massoletti presidente Confcommercio Brescia -. L’obiettivo è quello di estendere il servizio serale nelle aree gialle, l’operatività almeno nelle ore diurne nelle aree arancioni e superare il divieto di asporto per i bar dopo le 18».
Parte preponderante del documento è rappresentato dall’aspetto economico. «I ristori così come sono stati fatti fino ad ora sono insufficienti e in ritardo – spiegano i due presidenti – Il contributo a fondo perduto deve essere adeguato su base annua e destinato a chi abbia registrato una perdita di fatturato dell’anno 2020 di almeno il 20% rispetto al 2019, a prescindere dai limiti di fatturato».
Si chiedono poi misure vigorose sul fronte di affitti e tassazione, l’azzeramento dell’Iva e un’esenzione a tutto il 2021 di Imu e Tari.
I 15 PUNTI PER LA RIPARTENZA DEI PUBBLICI ESERCIZI E RISTORAZIONE
PROTOCOLLI E RIPARTENZA
1. Aggiornamento dei protocolli per consentire la riapertura delle attività prendendo in considerazione anche le caratteristiche strutturali dei locali e le tipologie di servizio reso. Per consentire l’estensione del servizio serale nelle aree gialle, l’operatività, almeno nelle ore diurne nelle c.d. aree arancioni, superamento divieto di asporto per i bar dopo le ore 18.
RISTORO ECONOMICO
2. Contributo a fondo perduto adeguato su base annua e destinato a chi abbia registrato una perdita di fatturato dell’anno 2020 di almeno il 20% rispetto al 2019, a prescindere dai limiti di fatturato.
AFFITTI E CONCESSIONI
3. Estensione, fino al mese di aprile 2021 del credito di imposta per locazioni di immobili ad uso commerciale e affitti di ramo di azienda – eliminazione del limite di ricavi (5 milioni di euro) – e norme “ad hoc” per la rinegoziazione dei canoni di locazione e concessione – adottare schemi di incentivazione fiscale, attraverso l’adozione di una cedolare secca al 10%, per sostenere accordi tra locatori e locatari di riduzione dei canoni per almeno il 30% del
valore originariamente pattuito.
4. Revisione delle scadenze contrattuali per quelle attività che operano con contratti di concessione – in questi mesi molte attività, pur rimanendo formalmente aperte, hanno operato con forti perdite, garantendo una funzione di servizio pubblico. Si pensi agli esercizi di somministrazione nei plessi scolastici o universitari, nelle aree museali, alla ristorazione autostradale, etc.
LIQUIDITÀ
5. Estensione della durata di rimborso del prestito garantito al 100% dallo Stato a 15 anni anche per i finanziamenti fino a 800 mila euro con un preammortamento di almeno 48 mesi.
6. Azzeramento costi delle commissioni micro pagamenti elettronici a carico delle attività per il 2021 e cancellazione strutturale delle commissioni sulle transazioni elettroniche al di sotto dei 50 euro – la nuova soglia per effettuare pagamenti contactless senza PIN –anche dopo il 2021.
LAVORO
7. Prolungamento degli ammortizzatori sociali (FIS/Cassa integrazione in deroga) – fino al termine del periodo di crisi ed almeno per ulteriori 18 settimane nel corso del 2021 senza alcun costo aggiuntivo e senza alcuna distinzione dimensionale.
8. proroga decontribuzione in caso di mancato utilizzo anche parziale della cassa – (per i lavoratori non coinvolti anziché per singole unità produttive) in maniera tale da non penalizzare il ricorso alla cassa integrazione a rotazione.
9. Neutralizzazione di tutti i contatori degli strumenti ordinari di ammortizzazione sociale nel corso dell’anno 2021 – Fondo d’Integrazione Salariale e Cassa Integrazione Salariale Straordinaria (durata massima, tetto aziendale, durata massima assegno ordinario e assegno di solidarietà).
10. Introduzione della possibilità di ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria anche per la ristorazione collettiva anche in caso di mancato ricorso alla Cassa da parte delle aziende committente
11. Modalità di accesso più facili per i contratti a tempo determinato (causali, limiti utilizzo) e nuove forme di decontribuzione – per il mantenimento dell’occupazione al termine del periodo di blocco dei licenziamenti e in una prospettiva futura di ripresa delle attività.
FISCALITÀ
12. Azzeramento l’IVA sulla somministrazione durante il periodo di crisi, al fine di stimolare la domanda almeno sulle attività che rimangono consentite a seconda della fascia di appartenenza territoriale.
13. Proroga il credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione fino al 31 dicembre 2021.
14. Nuovo Cash Back dedicato al settore – anche nei mesi successivi alla fine dell’emergenza, per sostenere la domanda nella fase di rilancio delle attività.
15. Esenzione dal pagamento di IMU, “Canone Unico” e tassa sui rifiuti (Tari)per l’intero anno 2021.