TASSA DI SOGGIORNO? NO GRAZIE
L’opinione del direttore Alessio Merigo sull’introduzione dell’imposta per le strutture ricettive del Comune di Brescia
L’opinione del direttore Alessio Merigo sull’introduzione dell’imposta per le strutture ricettive del Comune di Brescia
Negli ultimi giorni il Consiglio Comunale di Brescia ha approvato l’introduzione della tassa di soggiorno per gli hotel e per le strutture ricettive del Comune di Brescia.
La nuova imposta sarà in vigore da aprile 2019 e prevede il pagamento di 2 euro a notte a persona per chi alloggia nelle strutture a 4 stelle, 1,50 euro per i 3 stelle e 1 euro per le altre categorie e per i bed and breakfast. Il periodo massimo è stato stabilito a 90 giorni di imposta.
Il direttore di Confesercenti della Lombardia Orientale Alessio Merigo ha espresso il proprio dissenso riguardo a questa decisione, per tre fondamentali ragioni:
“In primo luogo riteniamo che la tassa di soggiorno, proprio per l’idea di tassa di scopo, debba essere destinata in modo chiaro, mentre sull’uso abbiamo riscontrato una scarsissima chiarezza di idee. Il secondo elemento che desideriamo ricordare è che Brescia non ha ancora una sua identità turistica e più del 50% di coloro che pernottano nei nostri hotel lo fanno per ragioni di lavoro. Infine, nel nostro Comune come in tanti altri, c’è una presenza diffusa di abusivismo. Queste attività non applicheranno la tassa di soggiorno, penalizzando così le strutture che pagheranno, cioè quelle che svolgono l’attività alla luce del sole”.
E conclude:
“E’ stata introdotta una tassa che scontenta gli operatori turistici, che probabilmente genererà entrate piuttosto modeste al Comune di Brescia e, soprattutto, una tassa nata con poche, confuse idee sulla sua destinazione”.